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Pubblicata il 07/02/2009
In un tripudio di gambe e capelli
salivi vincendo giovani scale,
spargevi sui gradini
materie di sogno
che palpitavano le notti insonni
dei tuoi giovani allievi.
L'invidia scivolava
sul manto lucente delle tue pellicce
mentre, come una regina,
reggevi lo strascico,
trapunto di sorrisi e parole.
nei tuoi occhi stanchi
leggo ancora
frammenti inespressi di sogni


Ad una professoressa
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"spargevi sui gradini
materie di sogno" questa e la chiusa sono immagini aggraziate che nella tua lirica spiccano lievi in una significativa, bella dedica.
Un abbraccio
Ax

il 07/02/2009 alle 08:46

la chiosa esprime delicatamente il tuo saperla infelice?
ti sorrido
Lunaa

il 07/02/2009 alle 11:14
ram

Bei versi d' ammirazione
per chi si è saputo far
amare.

bella ciao
Davide

il 07/02/2009 alle 18:18

Il bellezza dei tuoi versi,
la loro forza evocativa,
rende alla tua poesia
superbo il suo dire...
Saluti lilli
Y

il 07/02/2009 alle 19:58