PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/02/2009
Buio improvviso, saltata la luce.
Forno, ferro e lavatrice?
Poichè son previdente,
(ho la lampada d'emergenza io...)
Controllo il quadro elettrico.
Tutto a posto!
Esco
manca anche la luce delle scale...
e, fuori... buio anche per strada.
Tutta la zona?
No.
Tutta la città
nelle tenebre
inghiottita.
Pazienza, non resta che aspettare.
Per le pile non scaricare
le candele devo cercare.
Fatto.
Niente TV, niente radio...
... mi leggerò un buon libro!
Dopo mezz'ora (sembrava di più)
ritelefono all'enel..
... linee sempre occupate.
Un po' d'ansia mi assale,
ho solo 3 candele...
è normale,
penso.
Stai calmo,
ragiona...
ragiona
e stai calmo.
Lampo di genio!
Corro in cucina:
una tazza d'olio...
un tappo di sughero...
c'infilo un pezzetto di spago...
Ho inventato la LUCERNA !!!
Continuo la lettura...
Mia figlia grida dal balcone:
"Papà papà corri a vedere..."
Scatto come una molla
"Papà... guarda... lassù..."
Tra le lacrime rivedo
...
milioni di stelle........
e...
la luna, dietro una nuvoletta,
che fa cucù.
Stupido uomo,
e se il blackout durasse di più?
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da elettricistati rispondo che la poesia mi piace,mentre per vedere le stelle non c'e bisogno di staccare la corrente basta fermarsi ogni tanto e guardarsi intorno
cosi' ammireremo di piu' anche le piccole cose che ci
sfuggono correndo. SALUTONI

il 04/02/2009 alle 11:36

Magari durasse di piu'!!

il 04/02/2009 alle 12:59

Non so dove vivi tu, ma dalle mie parti la via lattea son da decenni che non la si riesce a vedere più e le stelle... poche in confronto a quelle di una volta. Anche recandosi fuori città... La terra di notte vista da un satelliteda ha più luci di quelle che si vedono nel firmamento. Purtroppo.
Ciao
Fabio

il 04/02/2009 alle 22:52

Si. Siamo "troppo" dipendenti dall'elettricità e dalle fonti per produrla, ti rendi conto? La medaglia ha un rovescio catastrofico, e a me fa paura. Sono dispostissimo ad andare in bicicletta, ma pensa agli ospedali, tanto per fare un esempio...
Ciao Fabio

il 04/02/2009 alle 23:02
Jul

I rovesci della medaglia della moderna tecnologia!
Una vita senza energia elettrica non sarebbe più possibile ma questo inquinamento energetico ci sta privando degli autentici profumi e sapori della vita.
La tua poesia è fortemente visiva ed hai reso benissimo la contingenza della situazione black-out.
Un carissimo saluto, Giulia

il 06/02/2009 alle 11:45

Grazie Giulia. Ne ho scritte molte e su molti argomenti in questo periodo, ma non mi piacciono e le tengo nel cassetto. Non so perchè poi ho deciso di tirare fuori questa. Chiedo scusa, è fatta proprio male... meglio continuare a leggere le vostre.
Ciao Fabio

il 06/02/2009 alle 17:12

ciao io vivo a roma pero' passo lunghi periodi in paesini isolati ma le stelle le riesco a vedere anche sul terrazzo del mio palazzo e non ti abbattere altrimenti cosa faranno i nostri figli salutoni

il 17/02/2009 alle 17:44

Simpatica poesia .
FABIO PERCHE' NON SCRIVI PIU'?

il 21/05/2009 alle 23:50

Siamo a maggio...il tuo blackout poetico è finito?

il 26/05/2009 alle 21:29

premesso che non sono un vero poeta, come invece lo siete voi,... ho tante poesie nel calderone, ma... non mi piacciono e continuo a farle bollire, ogni tanto aggiungo qualcosa, ma ... all'assaggio non mi soddisfano e non mi decido a portarle in tavola. Oltretutto essendo pensionato e faidate nel vero e più alto senso della parola... in questo periodo sono molto indaffarato coi miei lavori. Ho tanti e tanti "cantieri" aperti che sicuramente non riuscirò nemmeno a chiudere, anche perchè l'elenco, anzichè diminuire, sta crescendo a dismisura. Ti ringrazio del tuo interessamento nei miei confronti. Sicuramente quest'estate, al mare sotto il mio bel pino, oltre a fare qualche tuffo in acqua, mi tufferò anche nella poesia lasciata.
Un salutone Fabio

il 27/05/2009 alle 00:02

Grazie dell'interessamento Quiara. Scriverò certamente, perchè questo è veramente un bel posto, simile ad un grande giardino, con tante aiuole, fiori e alberi... e tanti bravi giardinieri. Sono al momento troppo occupato con tanti e tanti lavori. Troppi forse. Vi leggo sempre comunque tra la mezzanotte e l'una di notte, prima di andare a dormire.
Un abbraccio Fabio

il 27/05/2009 alle 00:08

sei stato bravissimo a inventare da subito la lucerna,sei anche inventore, bravo fabio. salutoni .marygiò

il 07/12/2009 alle 12:08

Grazie del passaggio. Già, ho re-inventato la lucerna... ma, scherzi a parte, mi piace costruire delle cose, inventandole veramente, senza copiare, solo idee che scaturiscono dalla mia povera mente.
Ciaooo
Fabio

il 07/12/2009 alle 21:10

da me se va via la luce si porta dietro anche l'acqua, che oltre il primo piano sale a corrente ..,......un vero precipitare nell'età della pietra! certo, è vero, la luce elettrica ci ha privato di molte atmosfere naturali ma è anche vero che non potremmo farne a meno........tanto per dirne una: romanticissima la cena a lume di candela...ma non è meglio un po' di musica di sottofondo'.-) la poesia è molto bella....lo stupore delle stelle mi ha ricordato "Ciaula scopre la luna", quello abituato alle tenebre della miniera e poi esce in una notte di luna piena.....in un certo senso anche noi viviamo nelle tenebre, malgrado l'energia elettrica.......forse dovremmo alzare più spesso gli occhi al cielo........... piaciutissima! ti abbraccio eos

il 19/10/2013 alle 16:00

Grazie Eos che ti prendi la briga di andare a "visitare" vecchie poesie... Lo farò anch'io tra poco quando avrò finito i "lavori forzati"...

il 21/10/2013 alle 19:31