Di molli cammini
traccio l’essenza
come foglie di malva
su stecche di grano.
Il rifugio mutilo è un pendulo specchio di memorie,
dove lo sbarco avviene col favore
di venti spaiati,
che l’armonica degli esuli compatta.
Remo le note di una mareggiata,
gravosa e solidale.
Cola a picco uno screzio di luna.
Passa per l’istmo di una lacrima,
il giubileo dei caldi affluenti.