PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/01/2009
Il lento avanzare del tempo
pian, piano, trasforma la materia
la piega, la deforma, la ricurva,
sotto l’invisibile peso
d’un tragico equilibrio.
La fantasia è fuggita via
denunciata, inseguita,
maltrattata, neanche fosse
una sgualdrina.
Al suo posto, la chimica
s’è piazzata: poche gocce
e ritorna l’antica voglia
di vivere, o di sorridere.
Catturo i tuoi pensieri
nel movimento verticale
delle tue mandibole
che una volta
trituravano vita
ora, mediano la resa.
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La materia che si trasforma, la fantasia che viene
maltrattata e disprezzata, la chimica che subentra.
Hai completato il quadro di ciò che è avvenuto e avviene nella vita.
Un saluto
helan

il 18/01/2009 alle 16:46

Grazie per aver capito. Ciao, Fabio.

il 18/01/2009 alle 17:11
ram

Dai alla bocca, parte finale delle mostre espressioni, un' importanza adeguata. Bravo, ciao ram.

il 18/01/2009 alle 17:54

Sei molto gentile, Ram. Grazie, Fabio.

il 18/01/2009 alle 19:33

Alquanto forte la tematica che affronti.
Dopo averla letta mi resta quel sapore
fra amarezza, per ciò che denuncia,
e fra bellezza, per come lo dici.
Un salutone
Yorck

il 18/01/2009 alle 20:35

La vecchiaia con certi mali fa piangere dentro molte
lacrime amare ai figli.
Piango con te, Amico...
Vincenzo

il 18/01/2009 alle 20:38

La consapevolezza aggiunge l'amarezza. Ma alle mie spalle ho una famiglia e dietro di loro c'è Dio. Il mio dolore per la compartecipazione del declino dei miei genitori, non è un dolore solitario, ma condiviso. La loro resa, non è la mia. Io resto al loro fianco. Un saluto affettuoso, Fabio.

il 18/01/2009 alle 21:43

Le lacrime più belle sono quelle che si trasformano, in loro presenza, in sorrisi. Sono le lacrime del cuore che vede e conosce solo Dio. Grazie della tua sensibilità, compartecipazione e amicizia. Spero di poterti dire le parole giuste, quando ti troverai nel momento del dolore. Grazie, Amico. Fabio.

il 18/01/2009 alle 21:50

Pare che quando si superano gli ottanta, alcuni disturbi, come ad esempio la depressione senile siano problemi che esulano dalla nostra volontà. Mi fa piacere sentirti dire che questo argomento così "delicato" lo trovi affascinante, perchè se dovessi farti una confessione trovo la tua mente "aperta" e interessante. E probabilmente non sbaglio. Un abbraccio, Alessandra. Fabio.

il 19/01/2009 alle 00:09

.. e si resta ad osservare, la resa ..

smack
liz

il 19/01/2009 alle 09:31

il triste avanzare del tempo in una società che privilegia l'apparire e alle rughe della saggezza i culi delle veline(per quanto belli), sarebe bello che i vecchi potessero ancora sorridere ,anche senza prozac.

I bambini crescono, invecchiano e muoiono bambini
ciao
lilli

il 19/01/2009 alle 12:42

La resa di mio padre, non è la mia. Non gli permetterò di arrendersi prima del tempo dovuto. Per evitare che dorma fino alle 10, ogni mattina lo chiamo telefonicamente alle 8.45 tanto per essere sicuro che sia sveglio. Lo coinvolgo nella scelta dei cibi per il pranzo, gli faccio scegliere i vini, gli racconto le mie giornate lavorative, le mie aspettative. Per fare tutto ciò, ho fatto richiesta di fare la turnazione fissa pomeridiana al mio datore di lavoro, il quale me l'ha concessa solo per sei settimane. La mia volontà, la mia creatività, non devono essere a esclusivo servizio della scrittura, ma delle persone che amo. Smack, Fabio.

il 19/01/2009 alle 22:51

Condivido tutto quello che hai detto, specie il pensiero finale. Ciao, Fabio.

il 19/01/2009 alle 22:53