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Pubblicata il 13/01/2009

Agili, le tue mani

scioglievano il nodo

dell’inverno,

il grumo di pianto

nella gola.


Seduzione di sole

la carezza che schiude

i nidi e poi le tane

e fa fiorire i crochi nelle aiuole.


L’approdo esplicitato

esplode con la cascata di glicini

al balcone.


E’ tempo di riporre l’arcolaio

che aggomitolò

la stagione delle nevi.


Il tuo nome sa di acque torrentizie,

il tuo nome riconduce sembianze

dell’albero silvestre

che fiorisce ai margini del fiume,

domicilia presso la polla sorgiva.


Si fonde ancora

sogno e incantamento,

con un sol canto,

il tuo nome e il vento.

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Molto bella, Anna! Alcuni versi sono sicuro di averli già letti. Ciao, Fabio.

il 13/01/2009 alle 22:12

certamente avrai avuto modo di leggerla qui o altrove. grazie, anna

il 13/01/2009 alle 23:03

lo sai anna quanto ti stimo per la tua personalità e per i tuoi versi, è sempre piacevole soffermarsi sulle tue poesie...un caro saluto...gianni vivian

il 14/01/2009 alle 11:44

grazie Gianni per la tua stima che spero di non deludere mai. un caro saluto.anna

il 14/01/2009 alle 17:20

la grazia,l'eleganza,la sensibilità di una grande poesia.
un affettuoso saluto
lili

il 23/01/2009 alle 08:21