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Pubblicata il 20/08/2002
A te attento coltivatore della tua terra,
un monito
lascia una zolla incolta e selvatica.

Lo so, sarà difficile rispettarne i confini, quando col tuo aratro ammorbidirai la dura terra,
ma sacrifica il tuo desiderio di linearità,
e trascura fintamente quel pezzetto.

Da lì vedrai spuntare i fiori più belli,
quelli che nascono spontanei,
i cui aromi delicati persistono nell'infinita primavera della vita.

Quel giorno, i tuoi occhi saranno solo per quella piccola zolla dimenticata, le immense coltivazioni di rose, saranno poca cosa,
rispetto allo sbocciare di un campanellino selvatico.

Le rose le hai amate, coltivate, irrorate, protette, mentre il campanellino è nato senza sostegno, privo del tuo respiro, forte solo della sua grande volontà di esistere.

Siano di esempio i semplici fiori,
a coloro che ricchi di cose,
la propria vita.
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