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Pubblicata il 03/12/2008
Da ridicole avare campagne
da dove si covavano speranze
d'abbandono eterno
i contadini vestiti a festa
portarono vivi polli grassi e altre mercanzie
in santuario salotto
-Le bestiole terrorizzate persero piume
fecero bisogni corporali
su lucidi pavimenti
-Con dissenso moderato
portaborse galoppini
scivolanti al defecato
raccolsero in difficoltà lo spenno
svolazzante a sbuffi d'affanni,
poi asciugarono unti di formaggi
sudore di prosciutti
su cotiche specchianti
-I maggiordomi incravattati
arbitri di parte delle attese
sorvegliavano orologi
immessi in tempo senza fine
-La cameriera coi tacchi a spillo ,culo a pera,
seni a funghi sotto croste di foglie
controllò movenze collaudate
dove si persero occhi stralunati
degli sbavanti attendenti
-Squillò il telefono
gong di realtà d'avvio e sollievo
per convenevoli reverenze
e ossequi d'istruzioni
dei presenti sbalorditi
-Lasciarono la casa-Paradiso
dell'Onorevole Pastura
coi loro denti serrati fessurati
ormai dislocati sentinelle
nelle stanze di potere
pronti ad azzannare nuova vita
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Da: Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate)
www.santhers.com
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