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Pubblicata il 24/11/2008
Madonna
ancor rimembro l'incanto
del vostro sorriso,
e mi vanto,
del piccolo bacio
che ho miso,
furtivo,
sull'orlo di seta,
del piccolo guanto.
la notte sognavo,
financo,
la grazia scoscesa
del morbido fianco,
e i dolci veleni
dei vostri bei seni.
La sorte del paggio
è ammirar
da lontano
la gemma preziosa
che appartiene
al sovrano.

Ma una notte d'inverno
di pioggia e tempesta
infuriava al castello
la solita festa,
i vostro Signore
in tenzoni d'amore
scordava
le vostre ragioni
del cuore.

Dal talamo vuoto
s'alzava il lameno
dasl piccolo corpo,
d'amore in fermento

Per pene si langue,
meschina,
la dolce e sola regina.

io l'uscio forzai,
resistenza temendo,
ma il gemito acuto,
per pudore,l
sottendo!
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Jul

Tenero e romantico momento di tempo lontano e gentile.
Jul

il 24/11/2008 alle 21:10

leggi tra le righe, è un po' biricchino
ciao

il 24/11/2008 alle 21:30

avea tra l'erbetta , al volo sorpresa,
gentil farfalletta.
ma tu nn sei farfalletta,
nn sei erbetta,
nn sei paggio
sei una corda d'amore!!!

il 25/11/2008 alle 00:07