PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/11/2008
In un sottile piacere di follia
balbetti con le scarpe in acquitrini
mentre cammini
e accanto l’ombra avara
sembra lasciarti dietro

non sei che un giocattolo rotto
che da la coda al suono
ostaggio e prigioniera di
una cantilena che scrosta le note

abbandonando il suolo
percorri stratosfere addiaccio
limbo degli spazi immensi
per non sentire ronzii

e vaghi come un palloncino
che cerca il suo bambino
addormentato e senza filo
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delicata come un acquerello..ma dalle tinte forti come un olio..

il 21/11/2008 alle 09:32

grazie per la delicatezza del commento

il 21/11/2008 alle 15:48

certamnete la ciusa è..
però bisognrebbe leggere con la stessa sensazione ed emozione di chi scrive
e cmq è vero che la seconda strofa è meno poetica
però è la più descrittiva
della situazione.

grazie delll'analisi giustae aderente al testo
Ohhhhh finalmente!!

il 21/11/2008 alle 15:51

intensa e delicata. Vagando come le nuvole e oltre ad esse. Una madre che cerca il figlio smarrito andrà piano per osservare ogni luogo, ma niente potrà fermare il suo viaggio. Molto bella.

il 21/11/2008 alle 15:56

mi piace..malinconica..senza speranza..persa..è bellissima.Ary.

il 21/11/2008 alle 16:58

bella la tua interpretazione
leggermente
e molto diversa
dalla mia
ma complimenti..
e grazie

il 21/11/2008 alle 18:31

grazie
si è persa
nel suo girovagare
dentro la ...pazzia...

il 21/11/2008 alle 18:32

si danza...
può essere
ma si vola
con la mente
nello spazio

il 21/11/2008 alle 18:33

Rendi palpabile la lacerazione interiore di colei che cerca conforto in passi bagnati, in note mestamente cantalenate, in voli assurdi in cerca del pensiero smarrito.
La vedo come ombra d'amore che si è persa nel buio dei suoi giorni incerti e della sua incurabile malinconia.
E' struggente, sì.
mati

il 21/11/2008 alle 23:33

mi piace immaginare di essere per un attimo quel palloncino portato dal vento ,ogni tanto caro roberto si sente il bisogno di affidare la vita alla scia e non tenerla stretta ,bravo ma forse tu salutavi qualcuno che valica montagne altissime,un caro saluto cate

il 21/11/2008 alle 23:53

il desiderio di ogni palloncino è il suo destino, dondolare in un cielo azzurrino, e poi scoppiare, forse per il grande amore...

il 22/11/2008 alle 07:26

eheh. :-D difificlmente l'interpretazione che una persona da alla poesia di un altro è quella giusta. E' come in un quadro. Le emozioni che ti suscita possono non essere quelle intese dal pittore.

il 22/11/2008 alle 10:35

la palpabilità eterea dei pensieri
dei mentalmente sensibili
è evanescente in questa ricerca
quasi vangoghiana dei colori
che tratteggiano la poesia
e la accompagnano sino
all'infanzia
la dove si è rotto quel filo
che ci teneva ancorati alla terra

il 22/11/2008 alle 21:42

non credo vorresti essere questo tipo di palloncino
che vaga ala ricerca della sua serenità

il 22/11/2008 alle 21:55

forse..
si deve ancora decidere quale è la priima cosa per cui soffrire

il 22/11/2008 alle 22:00