PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/11/2008
Ormai è solitaria la vigna che amasti
nel rito di parole cadute,
come foglie morte, al suolo.

Solo ora pesano i silenzi
e le parole non dette volteggiano impazzite,
negli atri della memoria.

Passi titani risuonano tra i filari
ad infrangere cattedrali di reciproco egoismo;
a sconfiggere ombre di presenze mancate.

Muraglie, le parole taciute, i gesti incompiuti,
la carezza non data per eccesso di pudore.

Ma, troppo presto si compì per te
la temuta profezia:
come tuono venuto da lontano
come folgore che si abbatte d’improvviso.

Ti prego,narrami ancora "li cunti"
della mia infanzia dorata:
donami ancora grappoli rossi,
preziosi come rubini,
ai miei occhi di bambina.

Soltanto al crocevia
mi permettesti di prenderti la mano
e percorrere al tuo fianco l'ultimo tratto di vita,
sconvolgendo relazioni verticali
radicate nelle vene contadine.

E madre tua divenni,
terapie d'amore m'inventai,
per un lampo di luce nei tuoi occhi.

Tu, padre, la quercia abbattuta
che riscattasti abissi di silenzio
pronunciando, con l'anima alla gola,
con ritrovato amore, il nome mio.
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Bellissima!Soprattutto le ultime strofe....fantastica l'intuizione delle relazioni verticali...Grazie ille.

il 02/11/2008 alle 17:16
Yo

Quante parole taciute e gesti incompiuti segnano la nostra vita...anche verso un padre.
Molto 'lirica'.
Un bacio cara Anna,
Yo

il 02/11/2008 alle 18:57

E' proprio vero...più la rileggi e più è bella...
Complimenti e saluti.
Luca

il 02/11/2008 alle 19:27

grazie discri..buona serata, anna

il 02/11/2008 alle 21:24

Ikaru...nella civiltà contadina le relazioni verticali erano ferree...grazie.anna

il 02/11/2008 alle 21:26

grazie dolce Yo. buona serata. anna

il 02/11/2008 alle 21:27

grazie per il gradito commento. anna

il 02/11/2008 alle 21:28

Che dire ?
Non mi sopprende, sei insuperabile
buona notte
DOLCE MUSA

il 02/11/2008 alle 21:53

buon giorno a te, Vito

il 03/11/2008 alle 07:38

Le querce non si sono mai mosse, fiere e silenti ma amorevolmene attente. Nel nostro peregrinare a volte le evitiamo egoisticamente, presi da i nostri incomunicabili bisogni. Momento intenso è quando ritroviamo la nostra quercia avviata all'autunno e pur sempre carica di ghiande da offrirci. Struggentemete bella. Ciao. L'orco.

il 03/11/2008 alle 07:48

Non mi sazio mai abbastanza leggendoti. Passione per la vita e per l'uomo si incrociano proiettando il lettore in un abbraccio fortunoso, avvolto di caldo tepore. Emerge da questi versi un animo fanciullo. Sia quest'animo il tuo biglietto da visita, qui in terra e lassù nel cielo.
Congratulazioni!
Agostino.

il 03/11/2008 alle 09:02

cara Anna
il "crocevia" spesso concede la grazia di stringere quelle mani, che per anni sono rimanste distanti.
Ma la meravilia grande è proprio quella che tu magistralmente descrivi:
"riscattasti abissi di silenzio
pronunciando, con l'anima alla gola,
con ritrovato amore, il nome mio"
Questa tua è una dedica meravigliosa
con affetto davide

il 03/11/2008 alle 11:25

grazie Marcello . un commento stupendo, saluti,anna

il 03/11/2008 alle 14:21

saluto e ringrazio te e Davide..un caro abbraccio,anna

il 03/11/2008 alle 14:22

Il decreto Gelmini impone i voti. A questa tua un 9+

il 03/11/2008 alle 15:13

mi hai fatto sorridere..ciao grazie Dario.

il 03/11/2008 alle 15:26

"Muraglie, le parole taciute, i gesti incompiuti,
la carezza non data per eccesso di pudore"

Hai abilmente descritto il retaggio tipico delle
generazioni dei nostri genitori ,nonni; quando, nel periodo successivo al dopoguerra,
non era considerato tempo per le effusioni e smancerie di sorta,
(i silenzi e le parole non dette) gli sguardi, dovevano bastare, ci si doveva
rimboccare le maniche per la ricostruzione..
Molto vivida e sentita
Un abbraccio Carmen

il 03/11/2008 alle 18:08

grazie cara Carmen..un'esperienza dolorosa che ho vissuto negli anni più belli della mia vita, combattuta tra mia madre e mio padre ambedue allettati..
grazie dell'abbraccio che ricambio di cuore. anna

il 03/11/2008 alle 21:33

grazie cara Carmen, ti abbraccio forte, anna

il 04/11/2008 alle 14:47

Cara Anny, in questi squarci di memoria ,hai saputo condensare i vari passaggi della tua fanciullezza, con quelle muraglie , di gesti incompiuti, e di mancate carezze ,dovuto per una forma di pudore...e poi , il ricordo dolcissimo , prendere la sua mano percorendo l'ultimo tratto insieme.
Bellissima immagine nostalgica!
Un abraccio.dora

il 04/11/2008 alle 19:58

carisssima mi avvedo solo ora del tuo gradito commento. ti ringrazio di cuore e ti auguro una serena serata. con affetto.anna

il 04/11/2008 alle 20:10