bravissimo, è un grido terribile il tuo, disperato, impossibile, perchè, sai com'è, questa gente è marcia e macerata di èpersonalismi invidie meschine deliri d'onnipotenza, e la terra dov'è, dove quel sito per amare, non so indicare, ma hai la stessa mia rabbia di volare via come un tapace alle ali, ma non per aggredire o assaltare, solo per mettere gli artigli dentro un terreno fertile, dentro quest'amore che non esiste da nessuna parte, tanto è armata agguerrita incotechita indurita la gente che sa soltanto occupare spazi, sottraendoli ad altri che pure sono affamati di una carezza, e su questo sito quanti sono venuti a pontificare, osannare le proprie gesta, tu invece sei rimasto sempre discreto e qui dimostri di saper scrivere tutto il pathos d'un appello di tutto rispetto, chapeau, ciao vir
Accorata, bella, dolorosamente reale e sentita. Una poesia che esce dal virtuale e si adatta a molti, esattamente così com'è.
Sto vivendo anch'io in questa prigione senza avere la forza di pensare, perché credimi l'effetto sulla psiche è devastante come quello che produce la guerra...Cari saluti.
mi riporta questa tua alle tue più belle e intense, che ricordo e rileggo a volte
Tu... quel ninomario che dall'inizio mi ha aiutato a camminare ...nel cuore occupi sempre lo stesso posto...T.V.B. Gabriela
sempre esortativo ai più alti valori,
versi di elegante sacralità
Un abbraccio!
Ax