Barricate di gente nella notte perigliosa
è tutto un turbinio accecante di morte.
La morte nel cielo porta la carriola dei cadaveri
tutti morti per violenza mentale
se ne sono andati nella punta del grido;
e ora sono tutti da interrare nel reparto del caos.
Ho scoperto che c'è sempre una via d'uscita nella vita
non abbattersi mai e inchinarsi alla morte.
L'istituto per gli orfani è una macchina
di desideri avverati e non.
Vogliono una famiglia e coltivano la rabbia;
l'intelligenza della rabbia è vita
l'intelligenza della rabbia è vita.
La mia è una vocazione poetica imperfetta
è un insieme di raggi solari atrofizzati nell'ignoranza.
Inchiniamoci davanti alla poesia
anche quando è sconosciuta ai nostri centri mentali
perchè essa ripaga col sesso delle parole
quell'orgia benvenuta in ogni momento.
Nei recessi delle mie giornate, la morte danza
con cadaveri lisci e profumati
che non sono altro che audaci
pezzi del mosaico che caldeggia le sensazioni
più disparate, nelle vitali poesie
di questa società moderna.
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